Iran, con la pioggia il mare di Hormuz si tinge di rosso
Iran, con la pioggia il mare di Hormuz si tinge di rosso. L'effetto spettacolare durante le piogge intense che hanno sciolto il suolo ricco di ossido di ferro lungo alcuni tratti della costa creando un fenomeno in realtà naturale divenuto un’attrazione per turisti e fotografi
Nel sud dell’Iran, forti piogge negli ultimi giorni hanno colpito l’isola di Hormuz. Le precipitazioni hanno, hanno creato un fenomeno spettacolare anche se naturale lungo la riva dove il mare si è tinto di rosso, attirando l’attenzione di curiosi, turisti e fotografi. L'affascinante isola di Hormuz, nel Golfo Persico, si estende su una superficie di 41,9 km². Questa meraviglia geologica è anche conosciuta come Isola Arcobaleno per i suoi terreni e rocce dai colori vivaci: qui si trovano più di 70 minerali. E’ ricca di terreno di ossido rosso, chiamato "Gelack". Si pensa che sia l'unica montagna edibile al mondo. Il terreno rosso è creato dall'ossido di ferro proveniente dalle rocce vulcaniche dell'isola. Lo stesso ossido di ferro, mescolato con l'acqua di mare sulla riva, fa apparire rossa l'acqua del mare sulla spiaggia. I video diffusi sui social mostrano ruscelli di acqua piovana scorrere dalle scogliere e riversarsi in mare, trascinando sedimenti che colorano temporaneamente la costa di intense sfumature cremisi, creando l'aspetto di un "fiume" rosso brillante. Questo è stato spesso descritto come una sorta di presagio da alcuni, ma in realtà è un fenomeno naturale. Centinaia di milioni di anni fa, mari poco profondi formarono spessi strati di sale intorno al Golfo Persico. Questi strati entrarono gradualmente in collisione e si sovrapposero ai sedimenti vulcanici ricchi di minerali della zona, dando origine a una massa continentale colorata. Il fenomeno è legato alla particolare natura geologica dell’isola. Il suolo di Hormuz è infatti ricco di ossido di ferro, un minerale che conferisce alle rocce e alla sabbia la tipica tonalità rossa. L’isola si trova in uno dei passaggi marittimi più strategici al mondo, lo stretto che collega il Golfo Persico al Golfo dell’Oman, ed è spesso soprannominata “Isola Arcobaleno” proprio per la straordinaria varietà cromatica delle sue rocce. Dal punto di vista climatico, la regione è caratterizzata da un clima arido e semi-desertico, con piogge generalmente scarse ma talvolta concentrate in eventi brevi e intensi, soprattutto nei mesi più umidi. È proprio questa combinazione — suoli ricchi di minerali e precipitazioni improvvise — a rendere possibile uno spettacolo che si ripete periodicamente. Secondo gli esperti, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, il fenomeno non rappresenta un rischio ambientale: una volta cessata la pioggia, i sedimenti si depositano e il mare torna gradualmente al suo colore naturale.
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